Era un martedì sera buio e tempestoso e, come ogni martedì sera, era la notte della Fattelo! reunion (quella online almeno), nella quale i 4 componenti di Fattelo! discutono solitamente sulle prossime scelte da fare, verificano l’andamento dei lavori e, di tanto in tanto, si lasciano andare a frivolezze e pinzillacchere.

Dopo un’asfissiante riunione sul tema “Diventare o meno startup innovativa? Dubbi e perplessità” e varie verifiche sull’avanzamento dei lavori, si era ormai giunti alla fase della riunione detta “del cazzeggio”, in cui ciascuno dei membri di Fattelo! condivide le proprie esperienze della settimana. Cose del tipo “…e mi sono risvegliato a 20km dal centro, sopra una cabina telefonica”, ed altre amenità.

La serata sembrava ormai volgere al termine, ma a quanto pare il destino aveva in serbo per i 4 qualcosa di diverso. Prese la parola Antonio:

Raga, ci scrivono chiedendoci se faremo delle versioni colorate…

Ci fu un attimo di silenzio. Per inciso, la mozione delle lamp colorate era già stata presentata altre volte ed esisteva il precedente della Black Edition prodotta per il Fuorisalone di Milano. L’argomento, tuttavia, risultava ancora ostico: se si decide di fare le colorate, quante ne facciamo? E come? Poi con la produzione industriale ci vogliono i numeri. E di che colore, le facciamo, soprattutto?

I dubbi esistenziali stavano ormai trascinandoci verso l’abisso (“rosso Natale!”, “verde speranza!”, “a chiazze di leopardo!”, “triplo carpiato inverso!”) quando un’illuminazione colpì il pio Federico:

Perché non le facciamo Ciano, Magenta, Ypsilon e Kappa?

… un attimo di silenzio, poi l’apocalisse.

Qualcuno era si arrampicò sullo stipite della porta, urlando e colpendosi la testa con una banana, qualcun’altro cominciò a leccare lo schermo del computer in segno di gioia, qualcuno piangeva per il miracolo della vita che ancora si ripete.

Fulminati sulla via di Damasco (e recuperato un dignitoso stato definito “homo sapiens”), un ostacolo era superato. Ma ora restava il secondo ostacolo: come produrle? Come può, una startup del terzo millennio, che mira a creare un modello partecipativo attraverso la rete, produrre una prima serie di lampade colorate? Qual’era la tecnologia che avremmo dovuto sviluppare per poter raggiungere questo obbiettivo?

Fu lì che arrivò la seconda illuminazione, da parte di Mattia:

Le famo a mano

Ma si, diamine, come abbiamo fatto a non pensarci prima! Abbiamo all’interno del gruppo una risorsa che di bombolette ne ha svuotate a tonnellate imbrattando i muri, diamogli la possibilità di costruirsi una nuova reputazione, socialmente accettata.

E fu così, che da quel giorno, si cominciò a lavorare alle 01Lamp CMYf che, pochi giorni fa, sono approdate sul Fattelo! shop.

Sono belle (è pur sempre la 01Lamp), con tutto la vivacità dei 4 colori base della sintesi sottrattiva, e sono colorate a mano (quindi sono perfette, solo come un artigiano del terzo millennio saprebbe farle).

Siamo certi che saranno una delizia per tutti gli appassionati della 01Lamp e di cose nerd del mondo della grafica e del design 🙂

 

P.S.: la parabola ci insegna che in una startup è conveniente sfruttare le risorse che già si possiedono, anziché cercare costose e probabilmente inutili soluzioni formalmente perfette ma complicate.

 

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